Confederazione Italiana Sindacale Autonoma Personale Universitario

Roma, 23 novembre 2005
Notiziario Sindacale
Documentazione Conf.s.a.l.
Ai Segretari di Ateneo

L o r o S e d i

FINANZIARIA 2006: MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI PROTESTA

Si è tenuta oggi a Roma, presso il centro Congressi Montecitorio - Piazza Capranica 101, la manifestazione Nazionale di protesta delle rappresentanze sindacali territoriali della Confsal sulla " Legge Finanziaria 2006 che non c'è" .

Sono intervenuti alla manifestazione circa 600 dirigenti sindacali provenienti da tutto il territorio nazionale in rappresentanza delle 42 OO.SS. aderenti alla Confsal.

Ai fini informativi si riporta, di seguito, per opportuna e doverosa conoscenza, la relazione introduttiva effettuata dal Segretario Generale della Confsal al quale si sono poi richiamati gli interventi dei segretari nazionali dello Snals-Confsal, dell' Unsa-Confsal, della Federpensionati- Confsal, della FNA-Confsal, della Federcasa-Confsal, del Segretario Generale del Salfi-Unsa-Confsal, del Segretario regionale della Confsal siciliana.

"Siamo qui riuniti per denunciare i limiti della finanziaria 2006 che, così come proposta dal Governo, non è in grado di intervenire efficacemente sui fattori di crisi della nostra economia e di intercettare ed accompagnare con politiche virtuose e mirate i primi segnali di una possibile ripresa economica del nostro Paese, in una prospettiva di medio termine.

Gli interventi proposti, infatti, sono scarsamente incisivi sul fronte del sostegno allo sviluppo e dell'ammodernamento dello stato sociale e dei servizi, lasciano insoddisfatte le esigenze dei giovani e delle famiglie, non prevedono un'adeguata strategia in favore del Sud, che, con il nuovo assetto federalista dello Stato, in assenza di adeguate politiche compensative, rischia di essere ulteriormente marginalizzato.

La manifestazione odierna che abbiamo organizzato autonomamente e al di fuori delle ormai scontate e ripetute contrapposizioni ideologico-partitiche della triplice confederale, è l'occasione giusta per ribadire, attraverso una rigorosa valutazione di merito, le posizioni della Confsal contro "una finanziaria che non c'è".

E non c'è sul fronte della politica delle entrate, incentrata su una inadeguata azione di contrasto all'evasione fiscale e alla elusione fiscale e su un'improbabile operazione di dismissione e alienazione di beni dello Stato, che, in ogni caso, assicureranno entrate lontane dalle previsioni ottimistiche.

Non c'è sul piano della politica della spesa, che prevede solo pesanti tagli alla Pubblica Amministrazione e ai trasferimenti di risorse agli Enti Locali, con il conseguente rischio di pesanti ridimensionamenti della qualità e della quantità di servizi pubblici essenziali, a danno soprattutto dei ceti deboli.


Non c'è sul versante della politica di investimento a sostegno dello sviluppo complessivo del Paese, ed in direzione della strategia di Lisbona, con la destinazione di adeguate risorse, definite e certe, all'attuazione delle riforme, all'innovazione e alla formazione, che, in un sistema di economia globalizzata a forte tensione competitiva, assumono un valore strategico anche per le possibili sinergie tra pubblico e privato, che vanno necessariamente incentivate.

Non c'è per quanto riguarda la politica dei redditi e delle tariffe, che non prevede interventi efficaci per l'adeguamento del potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle famiglie.

Non c'è in materia di politica previdenziale, che esige drastiche misure di contrasto al lavoro sommerso e minorile e all'evasione contributiva, e necessita di scelte adeguate sul piano della previdenza integrativa.

Non c'è, infine, in fatto di politica del personale del pubblico impiego che prevede solo: risorse virtuali per il rinnovo dei contratti 2006-2007, sostanziale blocco del turn-over, scarsa utilizzazione del personale a tempo determinato, pesante riduzione della retribuzione integrativa, insufficiente stabilizzazione del personale, forte disattenzione nei confronti del precariato e del sostegno al lavoro femminile.

Insomma:

a) non c'è, contrariamente agli annunci, la finanziaria dello sviluppo di cui il Paese ha bisogno, con le relative opzioni selettive e strategicamente orientate;

b) non c'è tutela e garanzia per disoccupati, lavoratori e pensionati che sono i veri esclusi di questa manovra finanziaria.

La Confsal ribadisce la assoluta priorità di alcuni obiettivi per il raggiungimento dei quali ha organizzato, anche, la manifestazione di oggi.

Essi sono:

v l'equità fiscale attraverso forti azioni contro l'evasione e l'elusione;
v investimenti significativi e certi per lo sviluppo in linea con le direttive europee e a favore dei giovani e della famiglia;
v la qualità dei servizi pubblici (sanità, sostegno allo svantaggio, ecc.);
v un lavoro stabile, in cui la flessibilità non si traduca mai in precarietà;
v l'emersione del lavoro sommerso e l'azzeramento del lavoro minorile e dell'evasione contributiva;
v la salvaguardia del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati attraverso eque politiche dei redditi e delle tariffe;
v una formazione e una pubblica amministrazione di qualità basata sulla valorizzazione professionale e retributiva dei pubblici dipendenti;
v una solida previdenza di base e integrativa.

Sono obiettivi irrinunciabili che qualificano la linea politica della Confsal e danno ragione della sua inconfutabile identità ideale e culturale.

Questi obiettivi costituiscono i punti centrali della piattaforma rivendicativa che la Confsal, oggi, rilancia al Governo dal quale si aspetta immediate risposte".

? COMUNICATO STAMPA


Roma, 22 novembre. Una politica delle entrate inadeguata, pesanti tagli alla pubblica amministrazione e alle risorse per i servizi sociali, mancanza di investimenti a sostegno dello sviluppo del Paese e di strategie efficaci per l'adeguamento del potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti, poco contrasto al lavoro sommerso e penalizzazione del pubblico impiego.

Queste le principali accuse emerse oggi alla manifestazione nazionale dei sindacati autonomi Confsal, quarto sindacato nazionale e terzo nel pubblico impiego, cui sono intervenuti rappresentanti di tutte le categorie e da tutte le regioni. E tutti si dichiarano concordi con il segretario generale Marco Paolo Nigi, che dice : "Così com'è proposta dal governo, la finanziaria non è in grado di intervenire efficacemente sui fattori di crisi della nostra economia, e di intercettare e accompagnare con politiche virtuose e mirate i primi segnali di una possibile ripresa economica nazionale, in una prospettiva di medio termine".

"La manifestazione di oggi - continua Nigi -, che abbiamo organizzato autonomamente e al di fuori delle ormai scontate e ripetute contrapposizioni ideologiche-strategiche della triplice confederal, è l'occasione per ribadire le nostre posizioni". Secondo il sindacato, la politica delle entrate appare poco probabile, incentrata com'è su una inadeguata azione di contrasto all'evasione fiscale e su un' operazione di dismissione e alienazione dei beni dello Stato, che assicureranno entrate lontane dalle previsioni ottimistiche. I tagli alla p.a., invece, porteranno ridimensionamenti della quantità e della qualità dei servizi pubblici, a danno soprattutto dei ceti più deboli.

Punto particolarmente dolente, il settore della scuola, come denuncia il segretario generale di Confsal-Snals Gino Galati, che dichiara: "In questa finanziaria sembra che la riforma scolastica sia avvenuta solo sulla carta. Nella strategia di Lisbona, cui il nostro Paese ha aderito, viene evidenziato che nessuna riforma è possibile senza il riconoscimento anche economico dei lavoratori della scuola. Abbiamo chiesto al governo un segnale in questo senso già tre settimane fa, ma non abbiamo avuto ancora risposta. Tutto questo mentre la categoria denuncia il 20% permanente di precariato. Chiediamo quindi la non licenziabilità dei lavoratori della categoria in servizio, in attesa dell'immissione in ruolo".

Tra le altre proposte della manifestazione, punti centrali della piattaforma rivendicativa lanciata dalla Confsal al governo, ci sono: equità fiscale, investimenti significativi a favore dei giovani e delle famiglie, qualità dei servizi pubblici, lavoro stabile, emersione del sommerso, salvaguardia del potere d'acquisto e una solida previdenza di base.


Cordiali saluti


LA SEGRETERIA NAZIONALE